Dott. Carlo Arteconi

La sterilizzazione

08.10.2013 11:15

Molti proprietari sono contrari alla sterilizzazione dei propri animali perché la vedono come un atto di crudeltà o come qualcosa di non "naturale". In realtà la sterilizzazione della femmina e la castrazione del maschio sono spesso degli atti di responsabilità e per molti versi contribuiscono al benessere dell'animale. 

La sterilizzazione precoce (prima del primo calore) della femmina evita il rischio di tumori della mammella (il tumore di più frequente riscontro) infatti non è assolutamente vero che si debba attendere il primo calore o addirittura la prima cucciolata, le cagne e le gatte possono essere sterilizzate a 5 - 6 mesi, per la castrazione dei maschi bisogna attendere gli 8 mesi. Con la sterilizzazione si evita anche il frequente problema della falsa gravidanza, delle metriti e della piometra (infezione con raccolta di pus nell'utero). Una femmina sterilizzata non avrà perdite ematiche, non richiamerà i maschi durante i periodi di calore ma soprattutto, a meno che non siamo sicuri di trovare una sistemazione sicura per tutti i cuccioli, con la sterilizazione si combatte il problema del randagismo canino e felino. Per quanto riguarda la castrazione del maschio, a parte la risoluzione di alcune problematiche comportamentali nel cane, è utile soprattutto nel gatto per evitare gli "spruzzi" di urina in casa per marcare il territorio che "marcano" divani, mobili, muri, di un forte odore difficile da eliminare e per evitare il vagabondaggio e le battaglie nel periodo dei calori; battaglie che spesso sono l'occasione di trasmissione di malattie come la leucemia e l'immnodeficenza felina da gatto a gatto. Con la castrazione si risolvono anche patologie prostatiche come l'iperplasia ed i tumori testicolari.

Esistono certo anche inconvenienti che possono insorgere dopo la sterilizzazione ma sono risolvibili: alcune femmine (ma anche i maschi) tendono ad ingrassare per cui bisogna rispettare un regime dietetico più rigido e in rari casi insorge una incontinenza urinaria in femmine sterilizzate ma oggi esistono farmaci ad uso veterinario che risolvono questo problema.

Inoltre, dal mio punto di vista, è più crudele fare andare in calore una femmina e negarle la possibilità di accoppiarsi (è "naturale" questo?) che sterilizzarla, cosa che ci pone dubbi morali, ma di cui l'animale non si rende conto.

 

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